Quali documenti servono per il 730

Oggi scopriamo quali documenti servono per il 730, il modello di dichiarazione dei redditi, che serve ai lavoratori dipendenti e ai pensionati per comunicare al fisco la propria situazione reddituale. Grazie al modello 730 è possibile pagare correttamente le imposte dovute al fisco, regolarizzando la propria posizione e ottenendo il rimborso delle spese che è possibile detrarre.

La dichiarazione dei redditi deve essere presentata ogni anno entro fine settembre e fa riferimento alla condizione reddituale dell’anno precedente.

In ogni caso, per poter accedere alle detrazioni degli oneri sostenuti nel periodo d’imposta precedente a quello in cui si presenta il modello, è necessario che il pagamento sia stato effettuato con uno strumento tracciabile. Fatta eccezione per le spese sostenute per l’acquisto di medicinali o di dispositivi medici, ma anche per le detrazioni relative alle prestazioni sanitarie reti in strutture pubbliche o private.

Il modello 730 può essere compilato autonomamente dal contribuente, grazie alla versione precompilata disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per usufruire di questo servizio gratuito, è necessario accedere al portale tramite le proprie credenziali digitali Spid o Cie. In questo modo. è possibile accedere al modello 730 precompilato, in cui sono già inserite alcune informazioni relative al contribuente.

Se il soggetto interessato è consapevole che in fase di dichiarazione dei redditi dovrà effettuare diverse comunicazione al fisco, la soluzione ideale è rivolgerti ad un professionista abilitato alla compilazione del documento. In tal caso, è possibile optare per un commercialista o per il CAF, che offrono un servizio a pagamento.

Documenti da presentare per il modello 730

Il contribuente che deve effettuare la dichiarazione dei redditi con modello 730 deve essere rivolgersi ad un professionista abilitato o ad un CAF portando con sé i seguenti documenti:

  • Documento di identità valido del dichiarante;
  • La tessera sanitaria e il codice fiscale del contribuente;
  • Indirizzo di posta elettronica;
  • Numero di telefono mobile o fisso.

La compilazione del modello 730 inizia con l’inserimento dei dati anagrafici relativi al dichiarante. Per questo motivo, è necessario portare con sé i documenti di riconoscimento. In ogni caso, quando si effettua la dichiarazione dei redditi è necessario consegnare al professionista il modello 730 relativo all’anno precedente (se presente).

Per i lavoratori dipendenti occorre comunicare anche i dati identificativi relativi al datore di lavoro o al sostituto di imposta. Generalmente, è sufficiente consegnare il modello CU relativo all’anno in corso.

Per i soggetti invalidi è necessario presentare anche il verbale di invalidità rilasciato dalle commissioni pubbliche del dichiarante, del coniuge o dei familiari.

Documenti relativi a terreni e fabbricati

In fase di dichiarazione dei redditi occorre comunicare al professionista, che effettua la compilazione del documento, le visure catastali di terreni e di fabbricati posseduti a titolo di proprietà o usufrutto o altro diritto reale da parte del dichiarante.

Inoltre occorre presentare anche:

  • Atti notarili di terreni e fabbricati acquistati ereditati o venduti nell’anno precedente alla dichiarazione dei redditi;
  • I contratti relativi ai canoni di locazione relativi a terreni o fabbricati affittati nel periodo di imposta precedente alla dichiarazione dei redditi.

Comunicazioni in merito ai redditi

Per la compilazione del modello 730 è necessario presentare i documenti che attestano il reddito del soggetto dichiarante, relativo al periodo d’imposta precedente a quello di presentazione del monello.

Pertanto, il contribuente deve presentare al professionista che effettua la compilazione:

  • La certificazione unica che attesta i redditi di lavoro dipendente, di pensione e assimilati, percepiti nell’anno precedente;
  • La documentazione che attesta gli importi percepiti l’anno precedente per pensioni erogate da Stati esteri;
  • La documentazione che riguarda gli eventuali redditi percepiti, come ad esempio assegni periodici corrisposti dal coniuge separato o divorziato, utili derivanti da distribuzione societarie, corrispettivi derivanti da attività commerciali e così via;
  • Documentazione relativa alla eventuale rivalutazione del valore dei terreni e delle partecipazioni rispetto all’anno precedente;
  • Imposte e oneri rimborsati se detratti o dedotti negli anni precedenti.

Per i pensionati è doveroso specificare che l’INPS non spedisce più la certificazione unica relativa alle prestazioni erogate. I dati relativi alla certificazione unica dei pensionati possono essere acquisiti direttamente tramite le modalità telematiche, usufruendo dei servizi gratuiti messi a disposizione dall’istituto previdenziale.

Come detrarre oneri e spese

Secondo quanto stabilito dalla normativa in vigore alcune spese possono essere portate in detrazione in fase di dichiarazione dei redditi. In questo modo, il contribuente ottiene la restituzione del 19% del pagamento effettuato; purché la transazione si è avvenuta tramite sistemi tracciabili.

È opportuno fare eccezione per le spese relative a medicinali, ai dispositivi medici e alle prestazioni sanitarie rese sia in strutture pubbliche che private, convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale.

Per portare in deduzione oneri e spese, è necessario esibire la prova d’acquisto. Ci stiamo riferendo a fattura, ricevuta fiscale o scontrino parlante. Ad ogni modo, è possibile utilizzare anche la prova cartacea della transazione, ovvero del pagamento effettuato.

Possono essere portate in detrazione le spese relative a:

  • Prestazioni sanitarie;
  • Prestazioni in favore di minori o di maggiorenni con disturbo specifico dell’apprendimento;
  • Assistenza infermieristica e riabilitativa;
  • Assistenza personale per i soggetti non autosufficienti;
  • Acquisto di veicoli per persone affette da disabilità riconosciuta dalla legge 104;
  • Pagamento di interessi passivi per mutui ipotecari contratti per l’acquisto di un’abitazione principale;
  • Pagamento di interessi passivi per mutui ipotecari contratti per la costruzione o la ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale del contribuente;
  • Dichiarazione rilasciata dalla compagnia di assicurazione, che attesta il versamento dei premi detraibili per le polizze sulla vita, contro gli infortuni o aventi ad oggetto il rischio di morte;
  • Premi relativi alle assicurazioni, che hanno come oggetto il rischio di eventi calamitosi per le unità immobiliari ad uso abitativo;
  • Spese relative alla frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione, della scuola secondaria di secondo grado e corsi di istruzione universitaria;
  • Spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti al servizio di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale;
  • Spese funebri, indipendentemente dall’esistenza di un vincolo di parentela con le persone decedute;
  • Spese relative all’iscrizione annuale all’abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture per ragazzi in età compresa tra 5 e 18 anni;
  • Costi sostenuti dagli studenti universitari fuori sede;
  • Spese veterinarie;
  • Spese relative al pagamento di rette per asili nido.

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