Master in psicologia giuridica Roma

Il master in psicologia giuridica è un percorso universitario di secondo livello che ha uno scopo formativo e professionalizzante. Esso ha la finalità di sviluppare competenze scientifiche, operative e professionali nell’ambito della valutazione dei fattori psicologici rilevanti in contesti giuridici.

Nello specifico un master in psicologia può essere utile nell’ambito del diritto civile, del diritto penale del diritto minorile e in tutti gli altri contesti per i quali la magistratura Ecclesiastica e la magistratura Amministrativa richiedono una consulenza psicologica.

La psicologia giuridica è una disciplina che nasce dalla fusione tra psicologia e diritto. Il lavoro svolto dal professionista fa riferimento ad una serie di compiti vasti e complessi, per i quali è attesa la stessa qualità richiesta ai magistrati e agli avvocati.

La psicologia giuridica si divide principalmente in quattro aree:

  • Psicologia giudiziaria, che fa riferimento al repertorio psichico degli attori del processo;
  • Psicologia criminale, che studia le vittime, chi compie il reato e il contesto in cui è avvenuto il crimine;
  • Forense, chi si occupa delle variabili psicologiche che aiutano a valutare la situazione giudiziaria;
  • Rieducativa che ha lo scopo di studiare una pena, il cui valore sia rivolto alla rieducazione nelle sue componenti psicologiche.

I master in psicologia giuridica a Roma

L’obiettivo del master in psicologia giuridica è quello di offrire ai candidati una serie di requisiti che gli permettono di acquisire la qualifica di Consulente Tecnico d’Ufficio e di Parte, presso i tribunali.

Per poter partecipare al suddetto master è necessario essere laureati in psicologia. Infatti questo percorso di studi si rivolge a Psicologi e Psicoterapeuti.

Generalmente un corso di laurea del genere dura 2 anni e permette allo psicologo di ottenere una formazione che gli consente di operare in maniera autonoma nella valutazione della domanda psico-clinica.

Inoltre, il suddetto titolo di studi conferisce al professionista le competenze necessarie per definire un piano di trattamento/intervento in ambito giuridico.

Lo scopo del percorso formativo è quello di fornire una serie di strumenti operativi e tecnici, grazie ai quali il professionista riesce a svolgere l’attività di psicologo in un contesto giudiziario.

Per questo motivo durante il corso di master in psicologia giuridica vengono fornite conoscenze tecniche, normative e metodologiche. Con questo bagaglio di conoscenza il professionista sarà in grado di operare in contesti di tutela civile e penale dei minori e degli adulti.

Inoltre, l’azione dello psicologo si rivolge anche alla promozione della legalità e del benessere, alla prevenzione dei rischi di esclusione sociale/lavorativa e di programmazione sociale.

Gli sbocchi lavorativi con un master in psicologia giuridica

Il master in psicologia giuridica permette di acquisire lo sviluppo di specifiche capacità di applicazione delle conoscenze. Inoltre, grazie a questo titolo di studio è possibile essere ammessi all’Esame di Stato, per l’iscrizione all’albo professionale degli psicologi, nella sezione A.

In questo modo ogni laureato avrà la possibilità di esercitare la libera professione e operare nei seguenti settori:

  • Clinico
  • Sociale
  • Organizzativo
  • Formativo
  • Educativo

In sostanza, il professionista che acquisisce il master in psicologia giuridica ha la possibilità di diventare criminologo dotato di competenze interdisciplinari, al fine di favorire il migliore approccio in ambito clinico e istituzionale e del reinserimento sociale.

Un professionista con un master in psicologia giuridica ha la possibilità di trovare diversi sbocchi occupazionali tra cui:

  • Giudice onorario presso il Tribunale dei Minori e la Corte d’Appello del Tribunale dei Minorenni;
  • Perito psicologo presso il Tribunale dei Minori;
  • Collaboratore nei centri per la giustizia minorile e ausiliario della polizia giudiziaria;
  • Perito nelle cause di nullità matrimoniale presso il Tribunale ecclesiastico;
  • Esperto presso il Tribunale di sorveglianza;
  • Perito nella valutazione dei danni di natura psichica, nella valutazione dell’invalidità civile per la concessione della patente o del porto d’armi;
  • Perito nella valutazione del danno da mobbing.

Immagine da Pixabay.com.

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