Fondi europei per b&b

Per avviare un bed and breakfast è necessario sostenere diversi costi di gestione relativi a luce, acqua, gas, internet e tutto quello che serve per preparare la prima colazione e a tenere pulite le stanze. Per questo motivo, può essere utile trovare dei fondi europei per b&b, con i quali effettuare ristrutturazioni e modifiche alla struttura.

Molti non sanno che esistono diverse opportunità per trovare fondi europei per b&b. Chi ha intenzione di investire in questo settore può sfruttare le risorse economiche messe a disposizione dagli enti pubblici.

In ogni caso, per favorire lo sviluppo delle attività imprenditoriali è possibile dare vita ad un b&b sfruttando il progetto Nuove imprese a tasso zero. Si tratta di una forma di finanziamento gestita da Invitalia, rivolta a tutti i cittadini del Bel Paese che intendono avviare un’attività di Bed and Breakfast sul territorio italiano.

Ma più in generale, i fondi sono rivolti a tutti coloro che intendono avviare nuove attività imprenditoriali ed economiche. Dopotutto investire permette di creare nuovi posti di lavoro e rappresenta una risorsa per l’intera Nazione. Per questo motivo, è giusto sostenere economicamente chi decide di farsi carico di questo tipo di iniziative.

Come ottenere fondi europei per aprire un b&b

Come abbiamo visto, coloro che intendono investire nel settore dei b&b hanno la possibilità di accedere a finanziamenti pubblici e a bandi a livello regionale e nazionale. Le risorse economiche stanziate hanno lo scopo offrire un sostegno e una spinta all’imprenditoria giovanile e femminile.

I fondi europei per b&b sono principalmente rivolti ai giovani in età compresa tra 18 e 35 anni, e alle donne di qualsiasi età. Tuttavia, è possibile beneficiare dei fondi messi a disposizione anche se l’impresa è già esistente, purché sia costituita da non più di 12 mesi.

L’opportunità finanziaria concessa, prevede la possibilità di affrontare i progetti con spese fino a un milione e mezzo di euro. I fondi messi a disposizione rappresentano un prestito pubblico agevolato senza interessi.

Questa forma di finanziamento è in grado di coprire fino al 75% delle spese sostenute. I finanziamenti necessari ad avviare un’attività imprenditoriale nel settore di b&b o per rinnovare un’attività aperta da 12 mesi, sono finalizzati al sostegno delle seguenti spese:

  • Acquisto e ristrutturazione del b&b;
  • Effettuare l’acquisto di macchinari, impianti di produzione ed attrezzature per il 100% del loro valore commerciale;
  • Munirsi di programmi informatici, ottenendo finanziamenti per il 100% del loro valore;
  • Dotarsi di servizi TIC, ovvero tecnologie dell’informazione e della comunicazione, per le quali è previsto un finanziamento per il 20%;
  • Ottenere brevetti, licenze e marchi per un valore pari al 20%;
  • Effettuare spese per la formazione specialistica, ottenendo un finanziamento pari al 5% del loro valore;
  • Ottenere una consulenza specialistica, beneficiando di finanziamento per il 5% del valore.

Le suddette aliquote fanno riferimento al limite massimo di investimento per il quale è possibile beneficiare dell’agevolazione.

Per ottenere l’agevolazione è necessario presentare un business plan, inviandolo in formato digitale tramite la piattaforma Invitalia. Le pratiche saranno valutate in base all’ordine di arrivo. Le agevolazioni offerte dallo Stat, infatti, sono disponibili fino ad esaurimento fondi.

Secondo quanto stabilito dal regolamento, le imprese che ottengono il beneficio sono tenute a restituire il finanziamento entro 8 anni dalla cessione. Per loro è previsto un piano di rateizzazione su base semestrale.

Sulla piattaforma Invitalia e presente anche il bando resto al sud. Si tratta di un’agevolazione finalizzata ad incentivare lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali nelle regioni meridionali.

Per poter beneficiare di questa forma di finanziamento è necessario avviare un’attività imprenditoriale in una delle seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia. Tuttavia, rientra nel bando anche l’Abruzzo e più in generale tutti i territori che sono stati colpiti dai terremoti del 2016 e del 2017.

Grazie all’estensione, avvenuta con l’approvazione della legge di bilancio 2020, a partire dal 9 dicembre 2019 anche gli under 46 e i liberi professionisti possono chiedere l’agevolazione prevista dal bando resto al Sud.

Nello specifico hanno la possibilità di accedere alle risorse economiche stanziate, tutti coloro che decidono di trasferire la propria residenza, in una delle regioni sopra elencate, purché non siano già titolari di attività di impresa. Ma l’opportunità è rivolta anche ai liberi professionisti, che non risultano titolari di partita IVA nei dodici mesi precedenti alla presentazione della richiesta e le società cooperative i diritti individuali, che sono state costituite prima del 21 giugno 2017.

Il bando Resto al sud rappresenta un’agevolazione composta sia da un contributo a fondo perduto, che corrisponde al 35% dell’investimento complessivo, sia da un finanziamento bancario a tasso zero che, invece, corrisponde al 65% dell’investimento. Il finanziamento bancario a tasso zero è garantito dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.

Come fare un business plan per aprire un b&b

Per accedere ai finanziamenti agevolati è necessario presentare un business plan per b&b. Dopotutto i finanziamenti pubblici hanno dei criteri estremamente selettivi. Per questo motivo, è bene avere un progetto che sia in possesso dei requisiti richiesti e che abbia delle concrete possibilità di sviluppo e successo.

Per questo motivo, un business plan per b&b deve avere una visione a 360°, che tenga conto anche le dinamiche territoriali e sociali in cui l’attività si svilupperà. È importante che il progetto abbia delle idee chiare sul bisogno, che s’intende soddisfare, e sul motivo, per il quale si sta decidendo di avviare attività imprenditoriale.

Un altro modo per capire se il progetto è davvero fattibile, consiste nel valutare l‘effettiva presenza di turisti nell’hinterland. In questo modo l’imprenditore riesce a prendere in considerazione i vantaggi dell’entrata sul mercato in base al numero di persone che effettivamente sono interessati al servizio o prodotto.

Dopo tutto il cliente è al centro del progetto, per questo motivo è davvero importante conoscere il territorio e le abitudini dei consumatori. Perciò, è bene individuare in maniera sintetica e schematica la tipologia di clienti a cui ci si rivolgerà.

In questo modo, sarà possibile capire a quale target ci si sta rivolgendo, comprendendo quali sono i bisogni impliciti ed espliciti e riuscendo a rispondere in maniera positiva alle loro esigenze.

Immagine da Pixabay.com

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