Capannoni retrattili, le caratteristiche e la normativa

I capannoni retrattili industriali sono delle strutture che possono essere montate e smontate, in base alle esigenze di ogni singola azienda. Grazie ad essi, è possibile disporre di una struttura che all’occorrenza può servire per mettere al riparo persone, merci o mezzi. Ma quando serve maggiore spazio esterno, basta richiuderla con pochi gesti.

Le coperture retrattili industriali sono spesso chiamate anche capannoni copri-scopri e sono la soluzione ideale per le attività aziendali che necessitano di ripari efficienti al momento opportuno.

Essi vengono, per questo motivo, definiti retrattili. Dopotutto, sono delle strutture altamente versatili che possono essere aperte o chiuse in base alle specifiche necessità del momento.

Grazie a queste strutture, è possibile avere un’area coperta per proteggere le merci, i mezzi e il personale dagli eventi atmosferici.

Ma nel caso in cui le esigenze dovessero mutare, la mobilità della struttura rende possibile la sua rimozione. Così facendo si riesce ad eliminare completamente il capannone e sfruttare lo spazio recuperato in un altro modo.

Generalmente la struttura che sorregge il capannone è caratterizzata da tubolari di acciaio. Il motivo per il quale questi capannoni vengono definiti retrattili, è perché la loro struttura è in grado di muoversi ad effetto fisarmonica. Pertanto non è necessario smontare completamente tutta la struttura, ma basta ripiegarla su sé stessa per ridurre considerevolmente lo spazio che occupa.

Le caratteristiche di un capannone retrattile

La caratteristica principale, che contraddistingue un capannone retrattile, è proprio la sua capacità di ripiegarsi su sé stessa sfruttando il movimento a fisarmonica. Il capannone riesce ad occupare il minor spazio possibile quando non serve, senza dover ogni volta montare e smontare l’intera struttura.

In sostanza, la struttura del capannone si muove in senso orizzontale ed è possibile richiuderlo, ovvero ripiegarlo su sé stesso, anche a mano.

Ovviamente il procedimento varia in base alle dimensioni del modello. Un conto è muovere una struttura di piccole dimensioni, altro discorso è richiudere una struttura che pesa tonnellate. Dopotutto, la struttura in acciaio, rende particolarmente pesanti le coperture retrattili industriali maxi. In questo caso, può risultare utile avvalersi dell’ausilio di un sistema motorizzato, che in maniera molto semplice e comoda, riesce ad effettuare l’operazione di chiusura del capannone.

Esistono anche i capannoni retrattili dotati di ruote. Tali coperture sono mobili, permettendo alle strutture di essere spostate a mano, in modo estremamente semplice. Ma, in questo caso, la struttura del capannone su ruote, non può essere rinchiusa su sé stessa, perdendo la sua caratteristica principale, ovvero essere retrattile. Infatti, la struttura può essere solo spostata, da una parte all’altra, senza ridurre il suo volume.

Tipologie di capannoni retrattili

Esistono diverse tipologie di capannoni retrattili. Queste strutture si distinguono non solo per le loro dimensioni ma anche per i materiali con i quali sono realizzati.

Generalmente la struttura che caratterizza il capannone retrattile è realizzato in acciaio zincato. Si tratta, dunque, di strutture estremamente solide che godono del vantaggio di avere due aperture, posizionate in corrispondenza di entrambe le estremità corte.

Come dicevamo, la vera differenza la fanno le dimensioni e il telo che ricopre la struttura in acciaio. I capannoni retrattili disponibili in commercio attualmente sono in PVC.

Si tratta di un materiale robusto e flessibile che gode di una grande capacità di adattarsi alle condizioni climatiche. Il telo in PVC è perfetto nelle zone meridionali, dove fa particolarmente caldo e il sole rovente dell’estate picchia forte, ma anche nelle regioni del Nord Italia, dove in inverno la temperatura scende al di sotto dello zero.

Come alternativa al PVC, il materiale più utilizzato è la tela. Anche in questo caso si tratta di un materiale studiato per sopportare al meglio tutte le sollecitazioni che derivano dai fattori ambientali: vento, pioggia, eventi sismici, neve, ghiaccio, etc.

Dal punto di vista estetico, ogni telo in PVC può essere personalizzato e, dunque, può essere caratterizzato da diversi colori o serigrafie del timbro aziendale.

Inoltre, ad ogni telo in PVC, è possibile applicare una fascia trasparente che permette la penetrazione della luce all’interno del magazzino “mobile”.

Capannoni retrattili: normativa

Secondo quanto specificato del Testo Unico in materia di edilizia, le coperture retrattili in PVC sono considerate alla stregua di nuove costruzioni o di una ristrutturazione edilizia. Per questo motivo è necessario richiedere permessi per l’installazione di una struttura di questo tipo.

Infatti, per la realizzazione di un tunnel mobile sono richiesti alcuni documenti come la SCIA e, a volte, anche la DIA.

La SCIA è un documento che permette all’azienda di dare il via ai lavori senza aver bisogno di attendere il controllo da parte degli enti locali. In sostanza, il documento rappresenta una dichiarazione dell’imprenditore con effetto immediato che prende il posto dei permessi delle autorizzazioni necessarie per l’installazione di un capannone.

Nel caso in cui la regolamentazione sui capannoni richieda il rilascio della DIA, vuol dire che esistono vincoli paesaggistici o che le dimensioni sono davvero significative.

Anche in questo caso, il documento deve essere presentato allo Sportello Unico per l’edilizia del proprio Comune, entro 30 giorni dall’autorizzazione di inizio dei lavori.

Inoltre, è prevista una pratica obbligatoria ovvero la relazione tecnica, che deve essere compilata dal tecnico, che serva a descrivere il tipo di lavoro da svolgere.

La normativa in vigore prevede che i proprietari di capannoni mobili sono tenuti al pagamento dell’IMU.

Tuttavia l’assoggettamento all’imposta Municipale dipende dalla categoria di appartenenza della struttura. A tale proposito è opportuno specificare che le coperture in PVC rientrano tra le categorie C e D: ad uso commerciale o di deposito.

In tal caso, per il calcolo dell’IMU è necessario rifarsi alla rendita catastale, sulla quale sarà applicato il coefficiente di rivalutazione del 5%.

Sono legali i capannoni retrattili senza concessione edilizia?

Sebbene la realizzazione di una copertura mobile preveda dei permessi e il versamento dell’imposta Municipale unica, esistono anche dei vantaggi. Infatti, dal punto di vista fiscale è possibile ammortizzare il costo, sostenuto per l’acquisto della copertura mobile, in soli cinque anni.

Senza dimenticare che esistono vantaggi anche sotto l’aspetto progettuale e strutturale. I capannoni industriali in PVC sono modulari, per questo motivo, possono essere montati o smontati, ridotti o allargati, in maniera comoda e veloce, rispondendo in maniera efficace alle esigenze dell’azienda. I capannoni retrattili possono essere realizzati senza aver bisogno della concessione edilizia rilasciata dal Comune.

Immagine da Pixabay.com

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