A cosa serve lo SPID

Le Pubbliche Amministrazioni efficienti ed innovative riescono a garantire servizi veloci e qualitativamente migliori ai propri cittadini. La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione è ormai diventata inevitabile in quanto consentirà ai cittadini di poter accedere a dati o servizi in maniera molto più rapida, evitando ad esempio le lunghe file agli sportelli.

Anche in Italia sta iniziando a farsi strada, soprattutto negli ultimi anni, l’idea di rendere le amministrazioni molto più innovative e digitali. Il lockdown e la conseguente necessità di poter accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione senza dover uscire di casa hanno certamente accelerato questo processo.

A cosa serve lo SPID?

Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) rappresenta uno degli elementi chiave per il processo di ammodernamento e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. È ormai diventato indispensabile a tutti quei cittadini che vogliono ottenere i servizi pubblici, cui sono interessati, direttamente dal computer di casa. E’ un aspetto sicuramente da non sottovalutare in questo periodo storico che stiamo vivendo.

Lo SPID permette ai cittadini di accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione attraverso un unico username ed un’unica password. È un sistema che serve ad identificare con assoluta certezza il cittadino che chiede determinati servizi online, senza il rischio che vengano richiesti da identità completamente estranee dal richiedente. Ogni cittadino che desidera ottenere lo SPID, infatti, verrà opportunamente identificato dagli Identity Provider durante la fase di attivazione.

Possono ottenerlo tutti i cittadini italiani che hanno compiuto la maggiore età con residenza in Italia o all’estero. In quest’ultimo caso è necessario che siano in possesso di un documento di riconoscimento italiano in corso di validità e della tessera sanitaria.

A partire dal 2021 il Governo italiano ha iniziato a dismettere tutti i PIN fino ad allora utili per accedere ai siti di enti quali, per citarne alcuni, Agenzia delle Entrate, INPS e Comuni, introducendo un’unica modalità di accesso con un unico username e un’unica password validi per tutte le Pubbliche Amministrazioni.

Come ottenere lo SPID

Per ottenere lo SPID basta seguire dei semplici passaggi. Innanzitutto, è opportuno individuare la versione più adatta alle proprie esigenze e scegliere un gestore di identità digitale, chiamato Identity Provider, riconosciuto dall’AgID (Agenzia per l’Italia digitale).

Successivamente, per procedere con l’attivazione, bisognerà registrarsi sul portale del gestore scelto. Verrà richiesto di inserire i dati anagrafici e di creare delle credenziali SPID. Per terminare la procedura e continuare con l’attivazione delle credenziali, occorrerà che il gestore di identità digitale proceda con il riconoscimento e l’autenticazione del richiedente. Quest’ultima può avvenire a distanza o in presenza. L’autenticazione a distanza viene effettuata o tramite webcam o tramite documenti digitali di identità, quali la CNS (Carta Nazionale dei Servizi) e la CIE (Carta d’Identità Elettronica). L’autenticazione in presenza,invece, può avvenire o presso la sede del gestore dell’identità scelto o, se quest’ultimo lo prevede, a domicilio su appuntamento.

La documentazione richiesta per ottenere lo SPID comprende, oltre ad un documento di riconoscimento italiano in corso di validità (quali patente, carta d’Identità, passaporto), anche la tessera sanitaria o codice fiscale, un indirizzo di posta elettronica attivo e un numero di telefono.

Le tempistiche di rilascio dello SPID variano dal tipo di gestore scelto. Una volta ottenuto, il cittadino lo può utilizzare immediatamente e in modo gratuito.

Come funziona e a cosa serve lo SPID

Per poter accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione con lo SPID basterà individuare, nel relativo sito, l’area di login, premere l’apposito pulsante “Accedi/Entra con SPID” e scegliere l’Identity Provider con il quale è stato attivato. A questo punto bisognerà inserire i dati richiesti in base al livello del proprio SPID che, infatti, potrebbe prevedere un’ulteriore fase di autenticazione tramite codice OTP da digitare sul proprio smartphone. Concessa l’autorizzazione, si potrà accedere ai servizi previsti nel sito.

Un’ulteriore modalità di accesso, molto semplice, è quella tramite QR Code. Basterà, infatti, aprire l’app del proprio gestore d’identità digitale, inquadrare il QR Code presente nel sito e, infine, autorizzare l’accesso.

A partire dal primo ottobre 2021 lo SPID, insieme a CIE e CNS, rappresentano le uniche modalità di accesso alle aree riservate dei siti delle Pubbliche Amministrazioni, sostituendo le precedenti credenziali.

Sono ormai molteplici i siti della Pubblica Amministrazione a cui si può accedere solo tramite Identità Digitale. L’INPS è tra questi. Accedendo tramite SPID al sito web dell’Ente, infatti, sarà possibile, ad esempio, visualizzare la propria situazione contributiva oppure richiedere la NASpI o il recente assegno unico universale.

L’accesso con SPID nel sito dell’Agenzia delle Entrate, invece, permette ad esempio di inviare le proprie dichiarazioni dei redditi, di visualizzare le proprie fatture elettroniche, di accedere al proprio cassetto fiscale oppure di registrare o di risolvere un contratto di affitto.

Lo SPID permette anche, accedendo al sito dei Comuni, di poter effettuare pagamenti di IMU o TARI, di richiedere le relative agevolazioni oppure comunicare eventuali variazioni.

Infine, chi ha intenzione di partecipare ad un concorso pubblico, può farlo solo ed esclusivamente se in possesso dell’Identità Digitale.

Considerazioni finali sullo SPID

Lo SPID è certamente una rivoluzione nell’era della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e presenta diversi vantaggi.

Grazie alla sua diffusione, anche le persone più restie ai cambiamenti hanno apprezzato questo sistema dal momento che è risultato davvero molto semplice da usare: un solo account (con username e password) da ricordare per accedere a diversi servizi.

È, inoltre, un sistema molto sicuro in quanto garantisce la certezza dell’identità del richiedente e la riservatezza dei dati.

Può essere usato, infine, dovunque e con qualsiasi dispositivo elettronico.

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